Come lo facciamo
Ogni cultura affronta i processi di rigenerazione in modo diverso, scegliendo differenti approcci metodologici: la rigenerazione, infatti, è un atto importante per la comunità, poiché incide sull'organizzazione socio-economica del suo territorio.
Quindi ogni cultura, nei percorsi di cambiamento, deve fare i conti con comportamenti sociali consolidati, spesso inconsci; deve confrontarsi con normative e regole che ne condizionano l’azione; deve saper leggere e comprendere le effettive propensioni al cambiamento delle persone e dei sistemi economici. Il risultato di queste differenze culturali è la presenza, a livello globale, di diversi modelli di governance dei processi di rigenerazione urbana.
Per dare concretezza a questa affermazione, riportiamo le caratteristiche principali di alcuni modelli europei:
- Il mondo anglosassone propone un modello a trazione prevalentemente privatistica, forte della consolidata cultura imprenditoriale diffusa anche tra la cittadinanza, ormai abituata a costituirsi e ad agire in qualità di soggetto privato per la difesa e la presentazione delle proprie istanze.
- Il nord Europa predilige un modello consortile, dove il connubio tra amministrazione pubblica, mondo della ricerca e dell’innovazione e mondo privato si regge ancora una volta su un forte imprinting imprenditoriale, pur ponendo una costante attenzione al tema del welfare e della partecipazione, secondo le migliori logiche del mondo liberale e socialdemocratico.
- La Francia, grazie ad un governo fortemente centralizzato, rappresenta un mondo a sé; infatti, la legge francese offre la possibilità e le risorse finanziarie per la costituzione di un soggetto pubblico, che potrebbe essere assimilato ad un’agenzia di sviluppo, dedicata unicamente all’organizzazione e alla gestione del processo di rigenerazione di una determinata area urbana.
Il nostro mondo Mediterraneo non ha ancora un suo modello, perché la cultura mediterranea è fondamentalmente allergica a modelli precostituiti e le domande a cui deve trovare risposta non nascono né da una cultura del profitto e del merito né da una cultura statalista.
Come accogliere gli imprevisti della vita senza perdere la direzione scelta? Come dare voce alle mille culture di cui ciascun abitante è portatore? Come trovare sintesi tra le diversità trasformando gli scontri in confronti? Come valorizzare il carisma delle singole personalità in una cornice di ascolto reciproco? In definitiva, come accompagnare un territorio nel percorso che, dall’ascolto, conduca all’azione efficace passando per una costruzione condivisa di futuro?
A queste domande vogliamo DARE risposte sperimentando in Darsena di Ravenna un approccio innovativo alla rigenerazione urbana, basato sull’uso consapevole degli strumenti digitali e sul coinvolgimento della cittadinanza, per offrire al mondo mediterraneo una propria modalità di lavoro, che si basi sulla collaborazione e che consenta di gestire la complessità. Per farlo, questi sono gli ingredienti imprescindibili:
1 portale:
Darsena Ravenna. Approdo comune
Il portale è l’Interfaccia dell’ambiente digitale e permette alle persone di interagire con la piattaforma attraverso smartphone, tablet, PC e totem interattivi e deve garantire le seguenti finalità:
- restituire la fotografia della situazione ambientale, sociale ed economica dell’area di interesse;
- narrare il processo di rigenerazione in atto, coinvolgendo tutti gli attori della trasformazione;
- condividere spazi di collaborazione digitale per incentivare la costruzione di progettualità comuni e scegliere insieme le direzioni di sviluppo da perseguire.
Per rispondere a queste esigenze, il portale deve prevedere la presenza di 4 categorie di strumenti digitali:
Strumenti digitali per la rigenerazione, ovvero un archivio di app e piattaforme validate dagli esperti del progetto DARE che permetta di ricercare, sulla base di filtri precostituiti, gli strumenti più idonei per perseguire i propri obiettivi di rigenerazione.
Strumenti digitali per la formazione, ovvero il set di strumenti di base dedicato prevalentemente ai facilitatori digitali e funzionale alla crescita culturale di cittadini, terzo settore e imprese. Si citano tra gli altri strumenti: la piattaforma di e-learning e relativi contenuti organizzati in corsi tematici; la e-library con motore di ricerca dedicato; l’abbecedario digitale per l’acquisizione di un linguaggio consapevole; gli open badge acquisibili tramite i corsi proposti.
Strumenti digitali per la deliberazione compresi all’interno della piattaforma BiPart, rivolta ad organizzazioni e gruppi informali e finalizzata alla costruzione di spazi di lavoro virtuali opportunamente strutturati su cui proporre idee e votare progetti.
Strumenti digitali per il monitoraggio, una dashboard dedicata alla raccolta e aggregazione di dati collegati agli indicatori di Qualità della Vita espressamente definiti per il contesto della Darsena. La dashboard supporta anche la lettura del dato consentendo la simulazione di trend.
2 garanti di processo:
DARE Redazione e Gruppo Organizzativo di Processo
L’approccio metodologico prevede un significativo grado di innovazione del ruolo del Comune. L’Amministrazione, infatti, dopo aver fornito la strategia di sviluppo attraverso la condivisione delle scelte contenute negli strumenti di piano, è chiamata a svolgere il compito di facilitatore di processo, ponendosi in relazione orizzontale con tutti i soggetti interessati a partecipare e collaborare alla rigenerazione della Darsena. Questo nuovo assetto richiede l’introduzione di due nuovi soggetti, che supportano l’Amministrazione e gli attori del territorio nel garantire la corretta ed efficace governance del processo:
la DARE Redazione, composta da rappresentanti di istituzioni e soggetti locali; e il Gruppo Organizzativo di Processo, composto da professionalità qualificate, non necessariamente appartenenti al territorio.
DARE Redazione: narrando il processo di rigenerazione, accompagna la comunità a diventare sempre più parte consapevole, attiva e propositiva del processo di trasformazione.
Gruppo Organizzativo di Processo: grazie alle competenze multidisciplinari dei soggetti che ne fanno parte, supporta l’Amministrazione e la collettività nel percorso di identificazione della tattica.
1 evento acceleratore:
RADAR - Real Estate Forum
RADAR è un appuntamento di massimo due giorni che vuole concentrare l’attenzione del settore immobiliare su uno specifico processo di rigenerazione coinvolgendo istituzioni, investitori, stakeholder e imprese. Mettendo in evidenza le potenzialità e le opportunità offerte dall’integrazione delle singole operazioni di trasformazione urbana, l’evento vuole massimizzare il ruolo imprescindibile del Real Estate nella realizzazione di concreti e significativi scenari di sviluppo. RADAR è suddiviso in tre momenti:
- Immagina (le direzioni): un forum aperto anche alla cittadinanza per illustrare, attraverso interventi qualificati, i possibili scenari di futuro per affrontare le sfide di oggi (ad esempio transizione energetica, accessibilità urbana, cambiamento climatico, eccetera)
- Esplora (il territorio): una nuova fruizione degli spazi in modalità “phygital” (fisica e digitale) alla scoperta di un contesto urbano e del suo patrimonio immobiliare;
- Connetti (gli attori): occasioni di incontro organizzate utilizzando il metodo del matchmaking e finalizzate al coinvolgimento di più soggetti per la costituzione di gruppi di interesse.
1 percorso decisionale
Il percorso decisionale, che coinvolge l’intera cittadinanza, ha la finalità di condurre alla scelta della tattica. Questo significa che le persone non sono invitate a scegliere i singoli progetti, ma un insieme integrato e coordinato di progetti che possa garantire la maggior efficacia possibile nello sviluppo del processo di rigenerazione. Per strutturare il percorso, vengono predisposti specifici spazi di lavoro digitali per lo svolgimento delle seguenti fasi:
Fase 1: modulo digitale dedicato alla descrizione delle tre tattiche elaborate dal Gruppo Organizzativo di Processo a valle del percorso partecipativo;
Fase 2: modulo digitale a servizio del confronto aperto e strutturato tra cittadinanza e Gruppo Organizzativo di Processo per discutere pubblicamente le proposte avanzate e mettere a punto alcuni elementi che le costituiscono. Al termine di questa fase la versione finale delle tre tattiche viene pubblicata nello spazio dedicato;
Fase 3: modulo digitale finalizzato alla votazione della tattica. Il sistema di voto viene configurato in modo che l’utente possa modificare la propria preferenza lungo tutta la fase di votazione.