La Montecatini
"Suggestivo e raro esempio di archeologia industriale"
Passeggiando lungo le rive del canale Candiano è possibile ammirare gli edifici di quella che un tempo era conosciuta come “la Montecatini”, nei pressi dell’edificio dell’Autorità Portuale.
Inizio '900
I primi edifici di quella che diventerà la Montecatini sorgono nel 1905. Il primo elemento realizzato è lo stabilimento per la produzione di concimi, l’allora “Fabbrica dei Concimi Chimici”, acquisita poi nel 1912 dalla Società Unione Italiana Concimi e Prodotti Chimici. Il primo opificio era affiancato da un camino di ben 55 metri che crollò subito dopo la costruzione per essere poi ricostruito.
Nel 1921 la fabbrica è acquisita dalla Montecatini, società fiorentina nata nel 1888 e riconosciuta come una delle più importanti aziende chimiche italiane.
Il momento dell’acquisizione della sede ravennate dalla parte della Montecatini simboleggia un periodo di ampliamento dell’area e delle strutture ad essa pertinenti. Si realizza persino una ferrovia pensile che, grazie a piccoli carrelli, trasporta dalle navi alla fabbrica i minerali utilizzati per la produzione dei concimi, e allo stesso tempo può rifornire i piroscafi del prodotto lavorato.
Nel 1924 si realizza il magazzino noto oggi come “Fiorentina 2”, costruito in legno e inizialmente costituito da quattro campate, che ad oggi vediamo notevolmente ampliato rispetto alla struttura di partenza, probabilmente in seguito alle ricostruzioni del dopoguerra.
Gli anni '30
Intorno agli anni ’30 si costruisce l’edificio più grande e iconico del complesso, che ancora si staglia sulle strutture più basse del lungo canale con la sua inconfondibile struttura a cattedrale. Costruita completamente in legno si sviluppa su tre navate, e proprio per questo prende il nome di “Basilica” o “Cattedrale”.
Una terza struttura dall’aspetto maestoso è situata al centro dell’area. Realizzata prima della Seconda Guerra Mondiale ospitava al suo interno un grande impianto per acido solforico a camere di piombo, e presenta tamponamenti in laterizio senza aperture, con un caratteristico aspetto a griglia. L’interno si caratterizza per essere costituito esclusivamente da un’intelaiatura in cemento armato di travi e pilastri.
La Seconda Guerra Mondiale assestò un duro colpo alla Montecatini, bersaglio di numerosi bombardamenti tra il giugno e il settembre del 1944. Ma la fabbrica riprende le attività a pieno ritmo già nel novembre dello stesso anno.
Gli anni '50
Una grande novità arriva nel 1955, con l’apertura dello stabilimento ANIC a Ravenna (di proprietà della Montecatini) per la produzione di derivati del metano: fertilizzanti, azotati, gomme sintetiche, materie plastiche e fibre.
La società affronta diversi momenti difficili negli anni ’60; questo la condurrà alla fusione con EDISON nel 1966. Nasce così la celebre MONTEDISON.
Questa manovra tuttavia non la salverà dal tracollo finanziario, e la società verrà progressivamente acquisita da Ferruzzi.
BIBLIOGRAFIA
Barberini P., Muscolino C., Pezzi E., Proni F., Raggi C., Ravenna Darsena di città. Un destino scritto sull'acqua. Storia, arte, attualità, idee e nuovi progetti. Ravenna, Moderna, 2019
Zannier I., Viaggio nell’archeologia industriale nella provincia di Ravenna, Ravenna