I Magazzini Silos Granari del Candiano
Memoria di uno spazio industriale
Percorrendo il lato sinistro del Canale Candiano è ancora possibile imbattersi in una grande struttura gialla, il cui nome a lettere sbiadite ce ne ricorda l’ultima destinazione: sono i Magazzini Silos Granari del Candiano.
La Silos Granari del Candiano si costituisce il 20 ottobre 1925 per volontà della Cassa di Risparmio di Ravenna, e il suo primo edificio sorge sulle ceneri della vecchia fabbrica di cementi Portland; viene poi affiancato intorno al 1932-1933 da un secondo, su progetto degli ingegneri Guerrini e Barbanti e realizzazione della CMC .
Il nuovo complesso conta diverse strutture, fra cui una palazzina a due piani posta nell’angolo fra via Montecatini e via Manfredi, che originariamente ospitava l’amministrazione e l’abitazione del Direttore, poi adibita a uffici e abitazione del custode. Il fabbricato che si sviluppa su via Montecatini è destinato invece agli uffici doganali e ripostigli, e sarà accorciato nel momento della realizzazione della strada. Lungo il Canale, a est del complesso, si elevano due gruppi di magazzini affacciati sul Canale.
La struttura dei magazzini
Il primo magazzino è costituito da un grande spazio con volta in laterizio supportata da tiranti in metallo per contrastare le forze spingenti laterali dovute al peso della copertura. La struttura è chiusa da un lato con parete tamponata dove emergono in rilievo una serie di lesene, viceversa si apre dall’altro con porticato coperto da semi capriate lignee.
Questa struttura è sempre stata utilizzata come deposito sfuso di cereali, ma nel corso del tempo si sono apportate modifiche e migliorie per facilitare la movimentazione dei prodotti, e fra il 1950 e il 1952 ne è stata ricostruita la copertura.
Il secondo magazzino, realizzato nel 1933 più verso est, è costituito da quattro corpi di fabbrica coperti da capriate lignee: le strutture sono in muratura e l'interno è scandito da file di snelli pilastri. Nel fronte è ancora leggibile la traccia di un fascio littorio, probabilmente un rilievo in gesso.
I due magazzini erano collegati internamente - e al Canale - da una serie di nastri trasportatori e da un carro ponte con aspiratore, per trasferire i cereali dalle stive delle navi.
Il complesso si mantiene attivo fino agli anni ’90, adesso attende il suo momento per rinascere a nuova vita.
BIBLIOGRAFIA
Barberini P., Muscolino C., Pezzi E., Proni F., Raggi C., Ravenna Darsena di città. Un destino scritto sull'acqua. Storia, arte, attualità, idee e nuovi progetti. Ravenna, Moderna, 2019
POC tematico Darsena di città 11/03/2015
Spazi indecisi, Magazzini Silos Granari
Zannier I., Viaggio nell’archeologia industriale nella provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1996, p.154