Deriva Festival. Arte. Paesaggio. Città
Dicembre 2021
Inaugurata l'opera d'arte realizzata da Oscar Dominguez!
Dopo due anni di cammino, Deriva Festival Arte. Paesaggio. Città., nuovo festival di land art e progettazione paesaggistica, è arrivato alla conclusione della prima edizione.
Il Festival nasce da una progettazione condivisa all’interno dell’Urbact Local Group del progetto europeo Creative Spirits, finanziato nella cornice del programma URBACT III, che ha coinvolto il Comune di Ravenna ed altre otto città europee con lo scopo di promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso il supporto delle realtà imprenditoriali e creative del territorio.
Le azioni si sono concentrate nell’area della Darsena di città e, seguendo le indicazioni del progetto tre degli attori di Creative Spirits per la città di Ravenna (Almagià-Rete di associazioni, Magazzeno Art Gallery, Meme Exchange) hanno pensato a un festival inedito per la città di Ravenna, che faccia rivivere e curi queste aree critiche.Il punto di partenza sono alcuni luoghi-bene comune: le aree verdi.
Deriva Festival parte da un ripensamento paesaggistico di queste aree, le unisce alle opere d’arte coinvolgendo i cittadini nella cura e invenzione dei loro spazi verdi.
Grazie al contesto di progettazione europea in cui ha preso vita, Deriva Festival si propone come una rassegna in grado di trasformare un luogo locale e radicato nella comunità, attraverso una visione più ampia e di respiro internazionale.
L'obiettivo è di costruire un luogo dove la comunità ritrova la sua storia e ne inventa una nuova, comune, verso un futuro verde, condiviso e sostenibile. Un’area verde bella e suggestiva crea valore aggiunto per cittadini, aziende e per l’intera città, ne cambia l’immagine, le relazioni e la vita.
Nel far questo Deriva Festival si inserisce nel circuito virtuoso della Biblioteca degli Alberi del quartiere di Porta Nuova a Milano, dell’High Line di New York e dei moltissimi spazi verdi e pubblici di Londra, abitati dalle esperienze dei cittadini:
costruisce un giardino-bene comune nel quale un’opera d’arte racconti una storia insieme alle piante, all’erba e ai fiori e alle storie di chi ci passerà o semplicemente lo guarderà.
La prima area verde scelta da Deriva Festival è il Giardino Il Deserto Rosso , unico spazio verde in testa alla Darsena, collocato davanti al Darsena PopUp e ricco di potenzialità estetiche e aggregative per l’intero quartiere, alla quale seguiranno molti altri luoghi in diverse zone della città.
L’azione è stata coordinata da Assessorato all'Urbanistica, Assessorato alle Politiche Europee, Assessorato alla Cultura e Assessorato all'Ambiente e Verde Urbano del Comune di Ravenna, in team con le tre curatrici Sabina Ghinassi (per Almagià), Alessandra Carini (Magazzeno Art Gallery), Elisa Greco (Meme Exchange).
Il processo partecipato ha previsto una campagna di crowdfunding,realizzata sulla piattaforma Ginger, come strumento per coinvolgere i cittadini e i giovani nella ridefinizione del luogo e l collocazione di un'opera d'arte, dispositivo di innesco per nuove relazioni e usi dell'area.
L’artista invitato per questa prima edizione è Oscar Dominguez, che ha pensato a "il tesoro dei semplici", in colloquio con le caratteristiche e la storia del paesaggio urbano nel quale è collocato il giardino. Dominguez è un artista argentino, residente a Faenza ormai da vent’anni. Grande conoscitore del nostro territorio, da anni lavora sul paesaggio utilizzando materiali naturali e di recupero. Le sue opere monumentali parlano un linguaggio semplice affrontando allo stesso tempo temi complessi comuni a tutti, per questo riescono a raggiungere molte persone differenti tra loro per età e provenienza.
L’opera è stata inaugurata martedì 21 dicembre alle ore 14:00 alla presenza dell’Assessora all’Urbanistica Federica Del Conte e dei rappresentanti delle istituzioni, delle curatrici, dell'artista e dei cittadini e cittadine del quartiere Darsena e della città.
Per l’occasione i giovanissimi Nicolò Mescolini, Giada Grilli e Noemi Merenda, parte dell'Orchestra d'Archi SCLAB , insieme a Giacomo Gaudenzi e Elisa Floridia, hanno eseguito, open air nell'area, "Canzone a cinque" evocando, attraverso le note della composizione inedita pensata da Gaudenzi per l'evento, la nuova visione del Giardino Il Deserto Rosso.